Obblighi di sicurezza e requisiti igienici nelle imprese
Gli obblighi in materia di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro rispondono a norme contenute nel D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni sulla normativa di sicurezza, come il decreto legislativo 106/09. Tra le tante responsabilità a suo carico, il datore di lavoro deve assicurare condizioni di vivibilità tanto nelle postazioni di lavoro, quanto nelle zone adiacenti adibite a mansioni collaterali, come magazzinaggio o deposito. Innanzitutto, è indispensabile che ambienti interni ed esterni siano puliti regolarmente e nel rispetto dell’ambiente. Sarebbe preferibile, quando sussistono le condizioni, che la pulizia di pavimenti, infissi, impianti avvenga in orari extra lavorativi, in modo che sia il più possibile accurata, evitando interferenze con lo svolgimento delle attività di routine.
Obblighi sanitari e presenza di servizi igienici adeguati
In merito ai servizi igienici, la normativa prevede obblighi diversi a seconda del numero di lavoratori presenti. In caso l’azienda impieghi meno di dieci dipendenti, c’è la possibilità di realizzare bagni in comune sia per gli uomini che per le donne, con uso alternato. In presenza di persone con disabilità, la legge vigente stabilisce che “l’obbligo di bagno per disabili è vincolato dal fatto che le aziende siano o non siano tra quelle interessate dal collocamento obbligatorio e che siano o meno aperte al pubblico”. L’assenza di sostanze dannose è tra i requisiti igienico sanitario fondamentali per il benessere dei lavoratori. Altre condizioni obbligatorie prevedono
- Protezione da agenti atmosferici e umidità ambientale
- Isolamento acustico laddove possibile
- Areazione adeguata e illuminazione naturale o artificiale sufficiente allo svolgimento di tutte le mansioni
Areazione, bilanciamento ed equilibrio termico per il microclima ideale
Le condizioni microclimatiche determinano la salubrità dell’ambiente, di cui il datore di lavoro è direttamente responsabile. È la costituzione stessa a stabilirlo, attraverso gli articoli 2, 32 e 41. Qui viene messa in risalto la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri. Microclima ideale e garanzia del benessere termico sono tra i primi obblighi da tenere in conto, anche in considerazione di criticità che possono emergere in relazione a fattori come
- Temperatura, umidità, velocità dell’aria
- Scelta di uniformi, divise e indumenti da indossare sul posto di lavoro
- Areazione precaria e scarso isolamento termico
Pertanto, la progettazione degli impianti di areazione gioca un ruolo chiave. La realizzazione di impianti poco efficienti non garantisce né equilibrio termico, né assicura ricambi d’aria necessari per impedire l’eventuale diffusione di agenti patogeni e infezioni virali.
La qualità dell’illuminazione, strumento di sicurezza indispensabile.
Il rispetto dei parametri termo igrometrici determina una situazione idonea per lo svolgimento di mansioni e operazioni sul luogo di lavoro. La qualità ambientale dipende anche dal contenimento del surplus termico che può verificarsi in relazione a un numero eccessivo di macchinari e impianti. Il bilanciamento termico che ne consegue va incontro alle esigenze individuali del lavoratore, il cui benessere dipende anche dalla qualità dell’illuminazione. Una illuminazione naturale e artificiale carente pone un ostacolo evidente
- rallentando velocità d’esecuzione
- limitando prontezza di riflessi
- ostacolando la sicurezza e la facilità di movimento.
In casi particolari, specie in aree soggette a insorgenza di infortuni, è importante integrare le fonti luminose già presenti con altre sorgenti di luce. Fondamentale che si attivino dispositivi di sicurezza in seguito a blackout improvvisi, che consentano di individuare le vie di uscita più prossime se scattano misure di emergenza ed operazioni di evacuazione.
La necessità degli obblighi. Azione e prevenzione.
Tra i requisiti fondamentali, che indicano un luogo di lavoro sano, rientrano tutte quelle attività di verifica periodica riguardo alla tenuta di infrastrutture, pavimenti e infissi. Una mancata manutenzione preclude la funzionalità delle postazioni e delle vie di transito. Quando si menzionano obblighi e doveri in relazione ai luoghi di lavoro, ci si imbatte spesso in discussioni su rischi e sanzioni. Pertanto, è necessario uno shift di prospettiva, un cambiamento di mentalità che possa aiutare l’opinione pubblica a concepire gestione e monitoraggio dei fattori critici come misure preventive, e non punitive. Prevenire equivale a evitare conseguenze più o meno gravi in seguito a rischio biochimico, oltre che fisico o ambientale. Quindi, il rispetto degli obblighi e dei doveri in materia di sicurezza e igiene resta l’obiettivo di ogni paese civile che tenga in alta considerazione i propri lavoratori. E’ un indicatore di civiltà che permette all’umanità di vivere, lavorare, prosperare