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Campionamento Acque Reflue

E’ fondamentale un corretto campionamento per avere risultati accurati.

 

Focalizziamo l’attenzione sui campionamenti di acque reflue industriali.

Il campionamento è molto importante perché costituisce la prima fase di ogni processo analitico che porterà a risultati, la cui qualità è strettamente correlata a quella del campione prelevato.

 

In altre parole, il fine ultimo del campionamento ambientale è sempre quello di consentire la raccolta di porzioni rappresentative della matrice che si vuole sottoporre ad analisi.

 

Per tale motivo, il campionamento è una fase estremamente complessa e delicata che condiziona i risultati di tutte le operazioni successive e che di conseguenza incide in misura non trascurabile sull’incertezza totale del risultato dell’analisi.

Infatti:

Gli studi disponibili mettono in evidenza che l’incertezza associata al campionamento può contribuire anche per il 30-50% all’incertezza associata al risultato analitico finale, ed è di gran lunga più elevata rispetto all’incertezza associata alla fase analitica (circa il 5%). 

 

Al fine di poter verificare la regolarità dello scarico, spesso si procede ad effettuare un campionamento istantaneo.

I campionamenti delle acque possono essere distinti in Campionamento istantaneo e Campionamento Medio.  

  • Nel primo si preleva un singolo campione in una unica soluzione in un punto determinato e in un tempo molto breve. Esso è considerato rappresentativo delle condizioni presenti all’atto del prelievo ed è consigliabile per controllare scarichi accidentali e/o occasionali di brevissima durata.
  • Il campionamento medio consiste nell’ottenere un campione effettuando prelievi in un determinato intervallo di tempo prolungato (3, 6. 12, 24 ore) in modo continuo o discontinuo, proporzionale o no alla portata dell’effluente. Questo tipo di campionamento a sua volta si distingue in campionamento medio composito e campionamento medio continuo.

Il composito viene realizzato mescolando un numero di campioni istantanei prelevati ad opportuni intervalli di tempo, mentre il continuo viene effettuato prelevando in maniera continua e per un dato intervallo di tempo una porzione dell’effluente.

In base alle disposizioni presenti al punto 1.2.2 nell’allegato 5 alla Parte III del D.Lgs 152/2006, il campionamento di reflui industriali deve essere medio nell’arco delle tre ore.

Si può prelevare su tempi diversi, con motivazione espressa sul verbale, al fine di ottenere un campione rappresentativo dello scarico, nel caso di particolari esigenze, quali: prescrizioni nell’autorizzazione, caratteristiche del ciclo tecnologico, tipo di scarico, tipo di accertamento.

Per questo è opportuno, quando commissioniamo le analisi di autocontrollo, affidarsi ad un laboratorio analisi qualificato, verificando sempre che esegua i campionamenti in modo corretto

 

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