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Mud 2024, il modello unico ambientale tra novità e sanzioni

Un modello valido per tutti

Il Mud – modello unico di dichiarazione ambientale – è una comunicazione che enti e aziende devono presentare annualmente. In questa dichiarazione indicano quantità e tipologie di rifiuti prodotti – o gestiti – nel corso dell’anno precedente rispetto alla presentazione della domanda. Il Mud del 2024 include tutte le informazioni riguardanti la gestione dei rifiuti prodotti nel 2023, e per queste caratteristiche è un modello di dichiarazione a tutti gli effetti. Storicamente la scadenza era fissata al 30 aprile, quest’anno la proroga prevede la consegna entro il primo luglio. Il Mud va presentato esclusivamente per via telematica. Quasi tutti – con eccezione di microimprese che non producono rifiuti pericolosi – sono tenuti alla corretta compilazione della documentazione in ambito rifiuti. Nello specifico, precisiamo che con il termine rifiuti, ci riferiamo a tutti quei materiali e componenti di cui l’impresa intende disfarsi.

Chi è tenuto a presentare la dichiarazione?

Storicamente i soggetti obbligati alla dichiarazione del Mud sono enti ed aziende che, a titolo professionale, effettuano attività di raccolta e trasporto rifiuti. Così come le imprese che si occupano di operazioni di recupero e smaltimento. Sono tenuti a inviare in modalità telematica la dichiarazione anche

–             Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione

–             Consorzi istituiti per il trattamento di particolari tipologie di rifiuti

–             Produttori inziali di rifiuti speciali ritenuti pericolosi, indipendentemente dal numero di dipendenti.

–             aziende agricole che producono rifiuti pericolosi e con volume d’affari superiore a 8.000 euro.

–             Aziende ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con più di dieci dipendenti.

–             responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani;

–             produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche individuati dal D.Lgs. 49/2014

MUD 2024, la proroga è fissata al 1° luglio 2024

Ogni dichiarazione sul Mud telematico deve includere tutti i dati raccolti nel corso dell’anno precedente. Dopo aver verificato tutte le informazioni contenute nei registri carico scarico, le imprese sono tenute a presentare un MUD per ciascuna unità locale produttiva. Se un’azienda è dotata di un’unica ragione sociale, ma ha più unità locali dislocate sul territorio non può inoltrare un’unica dichiarazione, bensì una dichiarazione per ciascuna unità. In base all’articolo 6 della legge 25 gennaio 1994 n.70 il termine ultimo per l’inoltro è fissato a centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione. Riguardo all’anno in corso, il MUD è stato pubblicato il 2 marzo 2024, per cui la scadenza per l’inoltro della dichiarazione è fissata al 30 giugno 2024. Tale data coincide con una domenica, per cui la proroga slitta al 1° luglio.

 

mud 2024

Mud 2024, tra date chiave e aggiornamenti importanti.

Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM, il MUD 2024 apporta delle novità, adottate per rendere semplici e accessibili le modalità per la presentazione della dichiarazione. A partire dallo scorso 11 marzo, il MUD 2024 ha introdotto strumenti informatici e piattaforme dedicate a specifiche categorie di rifiuti. Esistono dunque

  • Portali per la comunicazione dei rifiuti urbani
  • Portali per la trasmissione delle comunicazioni rifiuti
  • Portali per produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche

Vi sono diverse tipologie di dichiarazioni possibili in base alle singole tipologie di rifiuti prodotti o gestiti: dagli imballaggi ai veicoli fuori uso. Il Mud 2024 presenta sei comunicazioni principali, suddivise come segue

  • comunicazione rifiuti, riferita a un’ampia gamma di rifiuti gestiti.
  • Veicoli fuori uso, da intendere per la gestione dei veicoli destinati alla rottamazione.
  • Imballaggi, sezione riservata sia ai consorzi che ai gestori di rifiuti di imballaggio.
  • Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, identificabili con l’acronimo RAEE.
  • Rifiuti urbani, nell’ambito dei rifiuti gestiti e raccolti in ambito cittadino/comunale, dunque in un contesto urbano.
  • Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), dunque indirizzata a produttori di questi dispositivi.

Le sanzioni

La corretta compilazione del MUD non può prescindere dalle dichiarazioni obbligatorie per la propria attività. In casi particolari, accanto ai canali telematici, le imprese possono inoltrare le comunicazioni inerenti la movimentazione dei rifiuti riferita all’anno precedente tramite PEC. In caso di inadempimenti o ritardi, e in caso si riscontrino inesattezze le aziende vanno incontro a sanzioni di carattere amministrativo tra 2.600 e 15.500 euro. Tuttavia, la sanzione si riduce notevolmente se la consegna avviene con un ritardo non superiore a 60 giorni (art. 258 D. Lgs. 152/2006 e art. 35 D. Lgs. 205/2010). In quei casi la pena pecuniaria prevista varia dai 26 ai 160 euro. Ad ogni modo bisogna tener conto che le sanzioni variano a seconda delle infrazioni e le singole comunicazioni. In presenza di irregolarità presenti nella seconda comunicazione, quella riferita ai Veicoli fuori uso, la sanzione amministrativa è compresa tra 3.000 e 18.000 euro (D.Lgs. 209/2003, art. 13). In presenza di irregolarità nella sesta comunicazione, quella inerente i produttori AEE, la sanzione oscilla tra 2.000 e 20.000 euro (D.Lgs. 49/2014, art. 38).

MUD semplificato, a chi è rivolto?

Ci sono soggetti che possono avvalersi di un modello semplificato, a patto che sussistano tre condizioni imprescindibili:

  • I rifiuti sono prodotti nell’unità locale cui si riferisce la dichiarazione;
  • l’impresa si avvale di un numero massimo di tre trasportatori e non ricorre a più di tre impianti di stoccaggio per ogni rifiuto prodotto;
  • il conferimento dei rifiuti avviene in impianti presenti sul territorio nazionale, escludendo dunque dalla modalità semplificata i soggetti che conferiscono rifiuti all’estero

La compilazione del MUD può essere un’impresa difficile, oltre che rischiosa per via delle multe salate in caso di inesattezze o mancanze. Per questo motivo, è consigliabile avvalersi di un servizio di consulenza che predisponga e trasmetta il MUD

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