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acque di balneazione

Acque di balneazione: situazione, rischi, prevenzione

Le acque di balneazione sono “acque superficiali […]nelle quali l’autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e non ha imposto un divieto permanente”. Nel 2010, con l’applicazione della direttiva 2006/7/CE1 cambiano definizione e criteri che dettano le regole in materia di prelievo, classificazione, previsione dei campioni d’acqua da analizzare. Recepita in Italia con il D.lgs. n. 116/2008 e dal D.M. del 30 marzo 2010, la direttiva costituisce un passo in avanti in materia di prevenzione e controllo, attribuendo alle regioni il compito di individuare le aree di balneazione prima dell’inizio della stagione estiva. Successivamente, ogni singola regione si occupa dei controlli routinari per determinare il grado di balneabilità di un sito. In caso di superamento dei valori limite, scatta il divieto temporaneo di balneazione. Dopo 72 ore, scatta un secondo controllo che, in caso di esito favorevole in termini di balneabilità, determina la rimozione del divieto.

Le acque di balneazione in Italia, 2024

Anche nel 2024 Il sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente ha esaminato oltre cinquemila chilometri di costa. Ne è emerso un dato molto incoraggiante: oltre il 95% dei litorali risulta bagnato da acque di balneazione definite di qualità eccellente. Un dato che certifica il primo posto dei tratti di costa nostrani rispetto a quelli degli altri paesi europei. Come se non bastasse, aggiungendo gli oltre centocinquanta chilometri di costa definiti di qualità buona o sufficiente, la percentuale di acque balneabili supera il 98%. A livello regionale, la Puglia sfiora il 100% di acque balneabili, battendo il Friuli – che comunque raggiunge il 99% e la Sardegna, che occupa il terzo gradino, appena sopra la Toscana. Un’ottima notizia da sfruttare in ambito naturistico nonché turistico; un valore aggiunto per il nostro paese.

Acque di balneazione in Abruzzo

L’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente – Arta – ha effettuato controlli sul tratto di costa abruzzese per la stagione estiva in corso. Dall’analisi dei parametri microbiologici è emerso che la quasi totalità delle acque di balneazione è conforme agli standard indicati dalle normative vigenti. Inizialmente, è scattato il divieto momentaneo a San vito chietino, cinquanta metri più a sud del fosso Cintioni. Altro punto critico registrato al chilometro 424,100 presso Pineto, in corrispondenza della strada statale 16, ma anche in quel caso si è trattato di divieto temporaneo. È bene ricordare che l’interdizione alla balneazione temporanea può scattare anche in seguito a maltempo: piogge persistenti e temporali intensi possono alterare i valori. Un’indagine suppletiva – anche a distanza di 24 ore – valuta il rispristino di condizioni ottimali in base ai parametri microbiologici di riferimento – escherichia coli ed enterococchi intestinali. Se ciò avviene, le autorità revocano il divieto precedentemente emesso.

Escherichiacoli: definizione di un’infezione.

L’Escherichia coli (E. coli) è “la specie di batterio più nota del genere Escherichia. Il batterio Escherichia coli (E. coli) vive normalmente nell’intestino di persone e animali sani. La maggior parte dei tipi di E. coli è innocua o causa una diarrea relativamente breve. Ma alcuni ceppi, come l’E. coli O157:H7, possono causare forti crampi allo stomaco, diarrea sanguinolenta e vomito. Si può essere esposti all’E. coli attraverso l’acqua o gli alimenti contaminati, in particolare le verdure crude e la carne poco cotta. Gli adulti sani di solito guariscono dall’infezione da E. coli O157:H7 entro una settimana. I bambini piccoli e gli anziani hanno un rischio maggiore di sviluppare una forma di insufficienza renale, potenzialmente letale. Altre patologie includono malattie intestinali, il cui grado di gravità è variabile. Pertanto, il rischio si estende a infezioni del tratto urinario, ma può causare anche polmoniti, meningiti, e in casi estremi setticemia.

I sintomi

I segni e i sintomi dell’infezione da E. coli iniziano solitamente tre o quattro giorni dopo l’esposizione al batterio. Ma ci si può ammalare già un giorno dopo l’esposizione o più di una settimana dopo. I segni e i sintomi includono

  • Diarrea, che può variare da lieve e acquosa a grave e sanguinolenta.
  • crampi, dolore o tensione allo stomaco
  • Nausea e vomito in alcuni soggetti.

Allo stato attuale, non esistono farmaci in grado di prevenire l’infezione. Data l’assenza di medicinali ad hoc, ognuno può adottare o promuovere norme igieniche utili come ad esempio

  • Il consumo di cibi non a rischio, facendo molta attenzione alla cottura di alcuni elementi come la carne
  • Il lavaggio accurato delle mani e dei cibi serviti crudi.
  • L’utilizzo di acqua calda e sapone per lavare stoviglie prima e dopo il contatto con prodotti e carne cruda.
  • L’uso di contenitori separati, evitando di tenere insieme alimenti diversi.

Prevenzione e promozione: la bella immagine del Bel paese

L’infezione da Escherichia Coli può portare a delle patologie a lungo termine come Anemia emolitica e piastrinopenia. Ecco perché la presenza o l’assenza di valori oltre il limite restano uno dei parametri fondamentali per valutare lo stato delle acque di balneazione. Una garanzia per i milioni di persone e le tantissime famiglie che, all’arrivo della stagione estiva, affollano lidi, spiagge, località strategiche per la tenuta economica del settore turistico. Il monitoraggio sulla balneabilità è, di natura, pretesto per promuovere politiche ambientali rigorose per tutelare la salute della collettività, nonché l’immagine stessa del Bel paese.

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