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La legionella, il batterio killer: storia, cause e prevenzione

Un agente patogeno, non una malattia

La legionella è un batterio che causa una malattia, nota come legionellosi. Si tratta di un bacillo gram-negativo a forma di bastoncino. I batteri appartenenti al genere legionella sono di vari tipi. Il batterio della legionella si sviluppa in acque naturali e superfici fangose, risale lungo le reti cittadine di distribuzione dell’acqua potabile e colonizza impianti idrici, sistemi di areazione e condizionamento, piscine, fontane. La trasmissione del batterio nel corpo umano avviene attraverso l’inalazione di piccole particelle d’acqua. In seguito, il batterio della legionella si diffonde all’interno dell’organismo, penetra attraverso le mucose e arriva ai polmoni, con conseguenze imprevedibili, a volte addirittura letali.

La legionellosi, malattia recente e fatale

La comunità scientifica ha scoperto solo recentemente il bacillo della legionella. Nel luglio del 1976, più di 200 legionari americani di ritorno da una convention a Philadelphia (inserisci link https://legionella.it/storia-legionella/) si ammalarono di febbre alta. Avevano partecipato a diversi eventi e raduni, nonché a un cocktail party in un albergo della città. Oltre alla febbre alta, alcuni di loro svilupparono una polmonite purtroppo fatale: trentaquattro morirono all’inizio di agosto dello stesso anno. I primi esami non fornirono risposte concrete e di conseguenza gli esperti cominciarono a supporre varie cause come

    • Influenza suina, all’epoca nuovo ceppo di influenza che incentivò una campagna di vaccinazione non scevra da controversie 
    • Pantosomatite, nuova malattia che impensieriva le autorità degli stati della East Coast in quegli anni
    • Attacchi terroristici per mezzo di agenti chimici e biologici. 

La malattia, ribattezzata temporaneamente morbo dei legionari – restò un mistero per mesi. Alla fine del 1976, il microbiologo Joseph Mc Dade verificò di nuovo tutti i vetrini precedentemente esaminati. Riscontrò la presenza di certi microorganismi a forma di bastoncino su tutti i campioni prelevati dai pazienti. Studi ulteriori evidenziarono che i batteri – sino ad allora sconosciuti dalla comunità scientifica – si erano riprodotti nell’acqua contenuta nel sistema di climatizzazione dell’Hotel di Philadelphia. Grazie ad approfonditi studi e ulteriori indagini, gli esperti ricostruirono il decorso della patologia.

I fattori di rischio e le conseguenze

Dopo aver inalato piccolissime gocce d’acqua presenti negli impianti, i partecipanti alla convention anziani, fumatori, e immunodepressi andarono incontro alle conseguenze peggiori. Tra le oltre cinquanta specie riscontrate, il batterio della Legionella Pneumophila è il più pericoloso. Tracce di questo batterio sono presenti e resistono in canali, piscine, laghi. Il ristagno dell’acqua in situazioni caldo – umide costituisce l’habitat ideale, l’optimum di crescita del bacillo grazie a temperature oscillanti tra i venticinque e i quarantadue gradi. Sotto i 25 e sopra i 45 gradi il batterio della legionella smette di moltiplicarsi. Tenta in ogni modo di sopravvivere e lo fa replicandosi, sfruttando qualsiasi tipo di situazione favorevole come

    • Incrostazioni, sedimenti, terreni umidi di qualsiasi tipo, acque termali, fonti sorgive, rami morti e ostacoli di vario tipo
    • Presenza nelle acque di protozoi come alghe verdi, che lo aiutano a difendersi e proteggersi.
    • ambienti acidi e alcalini con valori di pH compresi tra 5,5 e 8. 

La Legionella pneumophila è agente biologico di “classe 2” nel Testo Unico di Sicurezza (D.Lgs. 81/08) – nell’Allegato XLVI, ovvero “tra quelli che possono comportare un rischio per i lavoratori, ma che hanno poche probabilità di propagarsi nella comunità e per i quali sono di norma disponibili efficaci misure pro lattiche e terapeutiche.”

La legionellosi: malattia dei legionari e febbre di pontiac.

Il bacillo della legionella sfocia in due malattie distinte, Malattia dei Legionari e Febbre di Pontiac. I fattori di rischio sono molteplici, ma in genere la legionellosi colpisce con più violenza soggetti che presentano alcuni tratti peculiari, come età avanzata, eccessivo consumo di alcol, fumo, patologie polmonari croniche, immunodepressione. Nel primo caso, la Malattia dei Legionari prevede un periodo di incubazione non oltre i dieci giorni. Alcuni sintomi definiscono meglio il quadro clinico, e tra questi abbiamo

    • insorgenza di febbre, dolori articolari, muscolari
    • sviluppo di cefalea e astenia
    • infezioni all’apparato respiratorio come mal di gola, tosse e polmonite.

La Febbre di Pontiac non ha un lungo decorso e si manifesta attraverso effetti più lievi, anche se comuni, rispetto alla malattia dei legionari. 

Le misure di prevenzione

Con i controlli periodici degli impianti idrici e di areazione, è possibile prevenire il batterio della legionella, privandolo delle situazioni utili alla sua proliferazione. In genere, i consigli degli esperti, degli addetti al comparto sanitario prevedono una serie di misure utili che mirano a contrastare al massimo la stagnazione dell’acqua. Oltre alla pulizia e alla disinfezione di tubature, serbatoi, scaldabagni, occorre

    • disinfettare i filtri presenti nei condizionatori e negli umidificatori
    • decalcificare periodicamente rubinetti e i diffusori delle docce
    • sostituire guarnizioni e altre parti usurate degli impianti idrici.
    • lasciar scorrere l’acqua calda prima di entrare, specie in contesti a rischio come vecchie abitazioni onde evitare diretta inalazione dei vapori che possono nuocere o compromettere l’organismo.
    • Prediligere impianti di produzione istantanea d’acqua calda.

 

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